Page 40 - Meditazione sui colori
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È il colore della trasmutazione alchemica, espressa nel motto «Coagulare il sottile e
sciogliere lo spesso», cioè permettere il manifestarsi dello Spirito sublimando la materia,
intesa come ingombro e peso anche di idee e concetti, di cui bisogna liberarsi. In pratica si
tratta di lasciare spazio all’intuizione, percepita però come ispirazione e rivelazione, al di là
di ogni aspettativa logica o congetturale.
Siamo qui sulla soglia della profonda dimensione meditativa, attraverso cui si può giungere
alla “coscienza pura”, alla percezione dell’essenza di ogni forma di vita. E di fatto l’indaco
influisce fortemente sulla mente e sul sistema nervoso, elevando la coscienza e favorendo
l’intuito, e con effetti sedativi e anestetici produce un certo distacco dalla fisicità.
Per il suo particolare colore “elettrico” e l’alta vibrazione l’indaco si può dunque definire
«il colore cosmico dell’energia», di quella misteriosa notte in cui si mescolano la pesantezza
del nero e la leggerezza dell’azzurro, l’intensità del blu e le dolci sfumature del viola in una
gestazione spirituale da cui irradierà una nuova luce, come, per analogia, accade anche al feto,
che nel grembo materno percepisce solo delle tonalità indaco scuro.