Page 41 - Meditazione sui colori
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16. I SIGNIFICATI DELLE COMPLEMENTARITÀ









      L’accostamento di due colori, uno dei quali molto più luminoso, produce un effetto di massimo
      contrasto, per cui entrambi acquistano forza cromatica e luminosità. Il rapporto di questi due
      colori  è  detto  di  “complementarità”  (dal  latino  complēre,  riempire,  colmare),  perché  si
      completano a vicenda e costituiscono, per così dire, un’unità, un tutto.
         Si hanno così tre coppie fondamentali, costituite ciascuna da un colore primario e da uno
      secondario ottenuto dall’unione degli altri due primari, e precisamente: rosso-verde, giallo-

      viola, blu-arancione.
         Ai particolari effetti cromatici corrispondono anche in questo caso particolari significati,
      generati  dall’accostamento  tra  quelle  che  abbiamo  definito  le  “componenti  fondamentali
      dell’essere  umano”  (colori  primari)  e  le  “esperienze  evolutive”  (colori  secondari),  che  da
      esse sono prodotte.

         Di  fatto  qui  ci  troviamo  ad  analizzare  il  rapporto  di  reciprocità  tra  una  “componente
      fondamentale”  e  il  risultato  della  fusione  delle  altre  due.  Perciò,  rifacendoci  allo  schema
      iniziale dei colori, la relazione tra un colore del triangolo interno e quello corrispondente del
      triangolo esterno in realtà ci richiama al rapporto fra i tre colori primari, quindi al centro di
      noi stessi. E proprio in questa direzione, cioè verso un’idea di armonia e di unità, ci indirizza
      la lettura interpretativa di questo fenomeno cromatico.
         Analizziamo dunque le tre coppie costituite da colori complementari, ovvero da significati
      complementari.



         La  complementarità  rosso-verde  evidenzia  il  legame  tra  l’amore  passionale  e  quello
      sentimentale. In effetti l’istintività sessuale è il primo passo (inconsapevole, perché prodotto
      dalla natura) verso l’altro. Senza questo impulso l’individuo avrebbe meno stimoli ad uscire
      dal proprio mondo e rischierebbe di restare chiuso in se stesso.
         Questi due colori si possono considerare le estremità, in apparenza opposte, di un unico
      processo, simile a un ponte che le congiunge e di cui fanno parte integrante. Infatti i colori che

      le separano e nello stesso tempo uniscono sono l’arancione, che rappresenta l’amore sessuale
      e  narcisistico,  che  tuttavia  attraverso  le  relazioni  pone  le  basi  dell’io,  e  il  giallo,  che
      simboleggia  la  pienezza  della  personalità,  la  maturità  psicologica  che  spinge  a  superare  le
      proprie limitazioni.
         Possiamo visualizzare un quadrato rosso all’interno di un quadrato verde come un’aiuola
      fiorita (le rose rosse sono simbolo d’amore e di passione) in un prato verde, che non solo è il
      colore della natura, ma soprattutto dell’amore come profondo sentimento di comunione sempre

      più vasto.
         L’inizio  della  vita,  quindi,  con  tutte  le  sue  potenzialità  e  pulsioni  si  manifesta  in  questa
      ampia cornice d’amore, come un seme destinato a mettere radice e svilupparsi in un fecondo
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