Page 76 - Il grande dizionario della metamedicina
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concessi di andare in villeggiatura.
     Il  senso  di  colpa  nei  confronti  del  piacere  e  del  godimento  ha  radici  profonde,  oserei  quasi  dire  radici  che
     appartengono all’inconscio collettivo. La religione cattolica ci ha insegnato che Gesù ha sofferto ed è morto a causa
     dei nostri peccati. Chi vuole seguirlo deve essere pronto a portare la croce. Questi insegnamenti non potevano che
     lasciarci  un  senso  di  colpa,  ancora  più  forte  verso  tutto  quello  che  riguarda  il  piacere.  Eppure,  come  si  può
     immaginare di rendere felice una persona se non lo si è a propria volta?
     Se Gesù avesse detto: «Se volete seguirmi, fate in modo che la vostra vita sia utile agli altri»… una vita utile non
     può essere una vita fatta di sofferenze, anzi… È importante provare gioia in quel che si fa, e questo per il bene
     comune.

     DIFFICOLTÀ DI EREZIONE: vedi Impotenza.
     DIFFICOLTÀ RESPIRATORIE:
     → Occasionali:
     Da un punto di vista fisico: possono essere dovute a sostanze chimiche che irritano le vie respiratorie, come per
     esempio certi pesticidi.
     Ho respirato prodotti irritanti?
     Da un punto di vista psicosomatico (senza motivi esterni): possono essere dovute al fatto di pretendere di essere
     perfetti. Non si sopportano le proprie mancanze o incompetenze per paura di essere criticati o rifiutati. È anche
     possibile che si abbia paura del proprio intuito e si blocchino le vie delle percezioni. Vedi Soffocamento.
     → Croniche: vedi Enfisema polmonare.
     DIFTERITE: caratterizzata dalla formazione di false membrane all’ingresso delle vie respiratorie. Il batterio in questione
     è il Corynebacterium diphteriae o bacillo di Klebs-Löffler. Sono presenti colonie di questo batterio negli alimenti
     avariati o mal conservati (farine ammuffite o latte andato a male).
     Questa malattia si riscontra in situazioni di povertà, dove fa caldo e non c’è possibilità di conservare gli alimenti al
     fresco. I casi di difterite in Paesi in cui le condizioni di igiene permettono una buona conservazione degli alimenti
     sono da attribuire al vaccino antidifterico che può causare casi di difterite atipica. Si osserva che non c’è un solo
     tipo, ma bensì molti tipi di difterite (sia per l’origine – orzo, grano, segale – sia per la forma conica iniziale) e che
     l’anatossina del vaccino somministrata per proteggersi funziona contro un solo tipo.
     Ho consumato del cibo mal conservato?
     Ho fatto una vaccinazione antidifterica?
     DIGRIGNARE I DENTI:vedi Bruxismo.
     DIMINUZIONE DEI LIVELLI DI PIASTRINE: vedi Trombocitopenia.
     DIMINUZIONE DEL LIVELLO DI GLOBULI BIANCHI:vedi Leucopenia.
     DIMINUZIONE  DELL’UDITO:una  diminuzione  dell’udito  non  implica  sordità,  ma  può  condurvi.  Può  essere  legata  a  un
     desiderio  di proteggersi  da  quello  che  gli  altri  potrebbero  dire  o  da  quello  che  potremmo  sentire.  Può  anche
     indicare una mancanza di ascolto. Vedi anche Udito debole alla voce Orecchio.
     Concentro l’attenzione sull’altro mentre lo ascolto o penso invece a quello che voglio dirgli?
     Ho paura della critica o del giudizio altrui?
     Ho paura di quello che sento o leggo attraverso i media?

     DISAGIO DI VIVERE:è un vuoto dell’anima, una sofferenza che porta a rifiutare la vita, a volerla fuggire o a distruggerla.
     È in stretta relazione con le carenze affettive e i traumi famigliari dell’infanzia e talvolta anche allo stato fetale. Può
     anche conseguire da un accumulo di situazioni di sofferenza che porta a pensare o a dire: «La vita non è altro che
     sofferenza»  (vedi  «Il  disagio  di  vivere  e  come  liberarsene»  nel  volume Metamedicina.  Ogni  sintomo  è  un
     messaggio).
     DISCALCULIA:  difficoltà  di  apprendimento  o  di  utilizzo  delle  regole  del  calcolo.  Come  nella  dislessia,  anche  qui
     riscontriamo uno stato di confusione nella persona colpita. Vedi anche Dislessia.
     La confusione può essere in rapporto ai fratelli o sorelle del bambino o dell’adolescente. Quando il bambino
     impara a contare, conta se stesso, poi il papà, la mamma, il fratello, la sorella. Quando il padre e la madre hanno
     altri  figli  che  non  vivono  insieme,  il  bambino  può  restare  confuso,  così  come  nel  caso  in  cui  i  nonni  si  siano
     risposati, e può chiedersi: «Quanti fratelli e sorelle, o quanti nonni e nonne ho?»
     Una terapeuta mi disse che lavorava con bambini che avevano difficoltà di apprendimento. Quando si occupava di
     un bambino con problemi di dislessia o di discalculia, lo aiutava a mettere ordine tra i propri fratelli. A questo
     scopo, gli faceva disegnare una casa con tutti i membri della famiglia. In questo modo c’era la dimora del papà e
     della mamma con i figli che appartenevano a questa casa, poi c’era quella dell’altra mamma o dell’altro papà, con i
     relativi membri. Così facendo tutto diventava più chiaro.
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