Page 78 - Il grande dizionario della metamedicina
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confusione può essere originata da situazioni diverse con le quali il bambino può trovarsi confrontato. Per esempio,
il bambino che vive in un clima di violenza mentre i suoi compagni vivono in nuclei famigliari armoniosi, può avere
la sensazione di non essere nella norma e averne vergogna.
La confusione, come nel caso della discalculia, può essere in rapporto ai fratelli. Quando il padre o la madre
hanno altri figli che non vivono con il bambino, questi può restarne confuso, così come nel caso in cui i suoi nonni si
siano risposati, e può chiedersi: «Ma quanti fratelli e sorelle, o nonni e nonne ho?»
Può esserci confusione anche in rapporto a quello che è il vero padre del bambino.
Julie-Anne ha iniziato ad avere problemi di dislessia all’età di nove anni. È a quell’epoca che una delle sue cugine,
indicandole un uomo seduto in un caffè, le dice: «Vedi quell’uomo, è lui tuo padre!» Julie-Anne resta senza parole e
nell’incomprensione più totale, chiedendosi come mai sua madre non le avesse mai detto niente. A questo punto,
nella sua mente si genera la confusione: «Ma allora», si dice, «se quest’uomo è mio padre, quello che io chiamo
papà non è mio padre e quello che io credevo fosse mio fratello, non è mio fratello…» Non riesce più a trovare la
propria collocazione all’interno della famiglia. Inoltre, pensa di non avere il diritto di parlare di queste cose e ne
prova vergogna. Julie-Anne si è liberata dal disturbo quando è riuscita a collocare ogni persona al proprio posto e a
liberarsi dal senso di vergogna.
La confusione può essere generata dalla discrepanza tra ciò che un bambino prova e ciò che viene espresso. Per
esempio, una madre che nasconde al figlio la tristezza che prova, concentrandosi per aiutarlo a fare i compiti, crea
una situazione di confusione fra gli emisferi destro e sinistro nel bambino, ovvero fra la sua logica e quello che
invece percepisce.
Che cosa è vero, quello che mi dice mia madre o quello che sento?
Chi è o chi era alle origini della mia confusione?
→ Dislessia o disortografia attraverso l’inversione di alcune lettere: alcuni genitori si confidano con il proprio
figlio, senza rendersi conto che questo può creare una confusione di ruoli nel bambino che non sa più chi sia il
genitore.
Si sono forse invertiti i ruoli?
È possibile che il bambino abbia la sensazione di essere il genitore di suo padre o di sua madre?
Il bambino ha un genitore sostitutivo, che può essere un fratello maggiore, uno zio o una zia?
DISORTOGRAFIA:difficoltà nell’apprendimento dell’ortografia. Si distinguono tre modalità di apprendimento: visuale,
uditivo e cinestesico. Lo studente visuale ha bisogno di vedere quello che è scritto, impara cioè attraverso le
immagini. Siccome gli esempi formano immagini nella sua testa, un esempio vale mille parole. Questo tipo di
studente incontra invece grosse difficoltà a comprendere concetti astratti, cosa che non succede con quello uditivo
che, al contrario, ha bisogno di ascoltare le lezioni per impararle. Non ha dunque problemi con le lezioni orali. Per
lui le parole sono come musica, e per questo ha più facilità con l’ortografia. Il cinestesico impara meglio attraverso
il gioco e l’esperienza diretta. Guarda come fa il suo insegnante e lo imita. È il suo modo di imparare.
Quando un insegnante uditivo spiega le regole della grammatica a un alunno visuale, se non gli fornisce esempi che
rappresentino ciò di cui sta parlando, questi non sarà in grado di comprendere. Allo stesso modo, se un insegnante
chiede ai propri alunni di fare un dettato, il bambino visuale incontrerà necessariamente molte difficoltà con la
grammatica. Se invece di aiutare un alunno a capire, seguendo il metodo a lui più congeniale, gli si dice che è una
nullità e lo si sgrida, questi potrà trovarsi bloccato nell’apprendimento dell’ortografia. Questa difficoltà, chiamata
disortografia, può anche essere associata alla dislessia e alle sue cause. Vedi Dislessia.
Ho vissuto emozioni durante l’apprendimento dell’ortografia nei miei primi anni di scuola?
DISPAREUNIA:orgasmo doloroso. Vedi Vagina.
DISPLASIA: anomalia nello sviluppo di un tessuto o di un organo che dà luogo a difformità (di forma o volume) o a un
cattivo funzionamento.
→ Displasia mammaria: rende uno o entrambi i seni duri, disturbo che può essere doloroso. Esprime sovente
pensieri negativi nei confronti della propria femminilità.
Penso che gli uomini siano più rispettati delle donne?
Mi capita di pensare che avrei preferito essere un uomo?
Ne ho abbastanza delle mestruazioni o degli inconvenienti legati alla menopausa?
DISSENTERIA: è un insieme di gravi disturbi intestinali, diarrea liquida, talvolta con sangue, dolori addominali,
ulcerazioni della mucosa con febbre che provoca rapidamente una disidratazione. Può dipendere da un’amebiasi
(ameba), una salmonellosi (salmonella) o una shigellosi (shigella). Qualunque sia il microorganismo che ne è
all’origine, la dissenteria è spesso legata a una situazione in cui ci si sente prigionieri e che si rifiuta fortemente.
È possibile che mi senta prigioniero di una situazione che rifiuto?