Page 75 - Il grande dizionario della metamedicina
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diaframma e far cessare il singhiozzo.
     DIALISI:nei  casi  di  insufficienza  renale,  è  una  tecnica  utilizzata  per  eliminare  l’eccesso  di  liquidi  e  di  sostanze  di
     scarto del metabolismo contenute nel sangue. Il prefisso «di-» fa riferimento al numero due, ed è ciò infatti che
     avviene con la dialisi: non c’è più un solo circuito, ma due, uno all’interno e un altro all’esterno.
     Ho la sensazione di aver solo sfiorato la mia vita o l’amore?

     Uno dei partecipanti ai miei seminari mi raccontò che, prima di avere problemi con i reni, aveva condotto una vita
     che  per  lui  non  aveva  più  senso.  Aveva  chiesto  con  tutte  le  sue  forze  che  un  avvenimento  importante  potesse
     cambiargli l’esistenza. La malattia dei reni lo aveva costretto a ritornare verso le cose essenziali, l’amore di sua
     moglie e dei suoi cari.
     DIARREA:è spesso legata a una persona o a una situazione di cui ci si vorrebbe disfare in tutti i modi.
     Da quale persona o situazione vorrei essere liberato il più rapidamente possibile?
     – Una situazione di ascendente?
     – Una situazione che reputo ingiusta?
     – La mia posizione famigliare?
     Di solito il primo figlio è quello a cui si chiede di dare l’esempio, il bambino di mezzo è quello che cerca la sua
     collocazione e l’ultimo è quello che finisce di consumare gli abiti dei primi.
     – È forse perché sono una ragazza mentre i miei fratelli hanno tutti i diritti e privilegi?
     – C’è forse paura in me?
     – Sono forse critiche che mi rivolgono?
     – Sono forse idee che non condivido per niente?
     – È per una persona di cui dico: «È un rompiscatole!»
     →Diarrea nella persona malata di tumore o di AIDS:
     Che cosa rifiuto o di cosa vorrei liberarmi il più rapidamente possibile?
     – Forse la malattia che mi ha colpito?
     – Forse i trattamenti che mi propongono e che devo seguire?

     →  Diarrea  infettiva  o  enterocolite  pseudomembranosa:  è  dovuta  alla  proliferazione  del  batterio Clostridium
     difficile (presente nell’intestino) che si verifica quando la maggior parte degli altri batteri dell’intestino sono stati
     eliminati a causa degli antibiotici. Questo batterio quindi produce una tossina che ferisce la parete intestinale. È
     possibile che le persone le cui feci contengono sangue dopo un periodo di antibiotici soffrano di questo tipo di
     diarrea.
     Devo forse essere prudente nell’uso degli antibiotici?
     → Diarrea del viaggiatore: vedi la voce corrispondente.
     DIARREA DEL VIAGGIATORE: insieme di disturbi intestinali con diarrea e dolori addominali talvolta accompagnati da febbre
     (vedi anche Dissenteria). La maggior parte delle persone che ne sono colpite tendono ad attribuirla a un’infezione da
     germi. Tuttavia, basta fare qualche domanda a uno di loro per scoprire quello che harifiutato durante il viaggio. A
     volte si tratta delle condizioni meteorologiche, dell’inadeguatezza dei posti in rapporto al prezzo, dell’insistenza dei
     commercianti o di una generica sensazione di sfruttamento del turista.
     Può darsi che avessi paura di ammalarmi durante il viaggio?
     Ci sono cose che rifiutavo durante il viaggio?
     Mio marito e io stavamo facendo un viaggio in Indonesia. Avevamo mangiato le stesse cose eppure la diarrea del
     viaggiatore ha colpito solo lui. Quando ne abbiamo parlato, mi ha confessato che il disturbo era iniziato quando non
     ce la faceva più a sopportare il caldo soffocante. Inconsciamente rifiutava quel Paese a causa del calore per lui così
     fastidioso. Pochi giorni dopo il nostro rientro, tutto è tornato alla normalità.
     Durante  quel  viaggio  avevamo  conosciuto  una  grande  viaggiatrice,  una  donna  di  sessantanove  anni  che  adorava
     muoversi al di fuori dei circuiti turistici. Ci raccontava che le capitava spesso di trovarsi in condizione igieniche
     pessime, ma che si adattava a quella situazione di disagio vivendola come l’occasione per una bella avventura.
     Qualunque cosa mangiasse in quelle condizioni prive di igiene, non si ammalava mai.
     È possibile che non mi conceda il diritto di provare piacere?
     È possibile che non mi sia concesso di godere di quel viaggio?
     Raccontandomi di un recente viaggio nella Repubblica Dominicana, una paziente mi disse: «Sono stata ammalata 5
     giorni.  Ho  avuto  la  dissenteria.  Ogni  volta  che  parto  per  un  viaggio  mi  ammalo!»  Prima  le  risposi:  «Un  bel
     tempismo…»  e  poi  proseguii  dicendole:  «È  possibile  che  tu  non  ti  conceda  il  diritto  di  provare  piacere?»  La
     domanda parve interessarla: in effetti i suoi genitori, che avevano lavorato duro per tutta la vita, non si erano mai
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