Page 136 - Come vivere più a lungo
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«L'esaurimento di ascorbato nel nostro organismo può dar luogo ai seguenti
problemi che possono manifestarsi con la massima frequenza: disfunzioni del
sistema immunitario, come la facilità a contrarre infezioni secondarie, l'artrite
reumatoide e altri disturbi del collagene, reazioni allergiche ai farmaci, ai cibi e
ad altre sostanze, infezioni croniche come l'herpes, sequenze di infezioni acute
e la scarlattina: disordini nei meccanismi di coagulazione del sangue, come
emorragie, attacchi cardiaci, colpi apoplettici, emorroidi e trombosi vascolari;
incapacità di adattarsi adeguatamente agli stress, dovuti alla soppressione delle
funzioni surrenali, che si manifestano con flebite, altri disturbi infiammatori,
asma e allergie varie; problemi di formazione irregolare del collagene, come
l'insufficiente capacità di cicatrizzazione, un'eccessiva facilità nel ferirsi, pia-
ghe da decubito, vene varicose, ernie, segni di stiramento, rughe e anche con-
sumo delle cartilagini o degenerazione dei dischi intervertebrali; diminuita fun-
zione del sistema nervoso, che si manifesta con un senso di malessere generale,
diminuita tolleranza al dolore, tendenza a spasmi muscolari e anche disturbi
psichici e senilità precoce; cancro derivante dalla soppressione del sistema im-
munitario e carcinogenesi non inibita.
Con ciò non voglio dire che l'esaurimento dell'ascorbato nel corpo umano
sia l'unica causa di queste malattie, ma voglio sottolineare che i disordini di
questi sistemi predispongono certamente alle malattie sopraddette e che questi
sistemi dipendono notoriamente, per il loro perfetto funzionamento, dell'ascor-
bato.
«Non esiste solo una probabilità teorica che questi tipi di complicazioni, as-
sociate alle infezioni o agli stress, potrebbero derivare dall'esaurimento di
ascorbato: fra le migliaia di pazienti trattati con dosi orali di ascorbato (al di
sotto dei limiti di tolleranza) o con dosi endovenose, è stata infatti notata una
notevole diminuzione nell'incidenza delle complicazioni. L'impressione di una
chiara diminuzione di questi problemi è condivisa da medici, esperti nell'uso
dell'ascorbato, come Klenner (1949, 1971) e Kalokerinos (1974) ».
La mononucleosi infettiva (febbre ghiandolare) è un'infezione acuta che
colpisce molti giovani; alle volte si manifesta in epidemie nelle scuole e nelle
università. Essa è caratterizzata dal gonfiore dei nodi linfatici in tutto il corpo e
dalla comparsa di linfociti anomali nel sangue: dopo un periodo di incubazione
che varia dai cinque ai quindici giorni, i pazienti manifestano vaghi sintomi di
mal di testa, affaticamento, febbre, brividi e un malessere generale diffuso.
In un secondo tempo, a volte, compaiono infezioni alla gola e danni al fega-
to dovuti all'ingombro dei linfociti, come pure problemi alla milza, al sistema
nervoso, al cuore e ad altri organi. Il decorso della malattia varia da una setti-
mana a tre, ma spesso dà problemi per parecchi mesi.
Cathcart ha riferito di aver avuto successo nel trattare la mononucleosi con