Page 30 - Mani in alto
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Quando Daniele sorrideva a Maria si allarga il cuore. La sua è una passione
          viscerale che non ha nulla di razionale. Maria, infatti, non parla volentieri di Daniele
          con le sue amiche. Le sue compagne di reparto in officina e le sue compagne nel
          Partito sono le sue uniche amiche. Non è conveniente per una donna comunista

          frequentare una camicia nera, esserne poi addirittura la fidanzata non è proprio una
          cosa da raccontare tranquillamente. Di quel ragazzo, però, Maria è davvero
          innamorata perdutamente. A nulla valgono i richiami razionali non solo
          dell’ideologia politica ma anche del semplice intuito femminile.

           L’altoparlante annuncia gracchiando che il comizio sta per iniziare.
           «Adesso io devo andare, dopo non riesco a venire, magari verrò domani sera».
           «Stasera c’è l’elezione di Miss Stellina, meglio che non vieni: sono tutte più belle
          di me quelle là».

           «Ma dài che tu saresti stata eletta sicuramente, è che non vuoi mai metterti in
          mostra».
           «Cosa ci posso fare se sono così…»
           Maria quando arrossiva era ancora più bella, la sua femminilità era esaltata da quel
          dolce senso del pudore.

           «Dai domani sera guarderemo i fuochi insieme» sussurra Daniele sfiorandole i
          capelli.
           A Maria piacciono tanti i fuochi d’artificio, a qualcuno ricordano i botti della

          guerra, ma a lei pare che quei giochi di luce e quelle esplosioni di colori diano
          soltanto allegria.
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