Page 34 - Mani in alto
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Piazza Maggiore
A fine settembre Piazza Maggiore è ancora più bella e viva. Gli ultimi temporali
estivi hanno spazzato l’afa dell’estate che appannava lievemente i contorni dei
palazzi.
Piazza Maggiore ospita una miriade di voci.
La statua del papa bolognese Gregorio XIII vigila imperiosa dall’alto della sua
balconata. Non batte ciglio nell’udire voci e diatribe sui più svariati argomenti. Ne
ha sentite di tutti i colori nel corso dei secoli e di certo non si formalizza nell’udire
di comunisti, socialisti, antifascisti e democristi, tanto questi ultimi nessuno li sente
mai parlare.
Adesso sono tutti antifascisti, ma i fascisti dove sono finiti si chiedono tutti.
«Sono tutti al governo a comandare travestiti da democristiani».
«Sì ma ci sono anche quelli in Comune con la tessera comunista in tasca».
«Se avessi lo stomaco adatto entrerei in politica, così dopo mi comprerei una 1100
nuova» esclama un certo Luigi rivolgendosi a Romano.
«Dai, che l’automobile te la riparo io e poi vedrai che andrà come nuova».
Il Bello aveva lavorato come garzone da un meccanico e gli erano rimasti i
rudimenti e soprattutto la passione per i motori.
«Forse sarà anche solo la marmitta, ma io non me ne intendo».
«Non ti preoccupare, te la metto a posto, ma dopo ci porti a fare un bel giro» dice
Romano indicando con lo sguardo Paolo e Daniele.
«Vi porto dove volete. A me piace guidare e poi se si guadagna qualcosa tanto
meglio, però domenica sera fatemi sentire la Callas al Duse».
Luigi è appassionato di lirica, anche se è stonato come una campana e ha la mania
di cantare le sue arie preferite. Ma è l’unico autista sulla piazza a non fare troppe
domande, gli basta intascare la ricompensa.
«Allora si parte?» chiede il Bello già conoscendo la risposta.
«Certo, il mondo si divide tra quelli che alzano le braccia e quelli che le fanno
alzare!» sentenzia Paolo cingendo con il braccio il collo di Daniele.
«Meglio un giorno da Casaroli che un lavoro di merda» dice Daniele.
«Vedi che il cinno ha già capito tutto…»
Piazza Maggiore è una miriade di voci e di persone, per questo il maresciallo
Farolfi ci fa spesso due passi. La questura è dietro l’angolo e in piazza Maggiore ci
viene volentieri. È sempre utile vedere quali facce sono in giro, di cosa parlano, che