Page 10 - Amici come prima. Storie di mafia e politica
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fatti, comportamenti e livelli diversi di responsabilità nelle scelte pubbliche
non sempre inquadrabili negli schemi dell'azione giudiziaria o nel binomio
rigido legalità-illegalità.
Non è un lavoro facile, c'è il rischio delle semplificazioni e delle
generalizzazioni, quando invece la realtà, quella siciliana in particolare, si
presenta a più facce, spesso con colori sfumati e, nei comportamenti sociali
come nelle relazioni umane, con le parole che pesano quanto i silenzi.
I rapporti tra mafia e politica si sviluppano in un percorso tortuoso e
pieno di contraddizioni ma sempre ispirato da una sua ferrea logica di
scambio utilitaristico. Ogni volta occorre coglierne i messaggi, interpretarne
i conflitti, comprendere i processi che anticipano, provare a individuarne i
protagonisti.
Riappropriarsi dello strumento dell'inchiesta, intesa come ricerca,
denuncia e indagine sociale, e raccontare storie esemplari e spesso
sconosciute, può servire a rimettere in connessione fatti, personaggi e
scelte politiche e istituzionali, apparentemente slegati tra di loro, ma senza
la cui individuazione è impossibile ricostruire un quadro organico di
relazioni tra la politica, il mondo imprenditoriale e le organizzazioni
criminali.
È questo il tentativo che muove la ricerca, le analisi e le narrazioni che
seguiranno.
Parte di questo lavoro è anche frutto di esperienze vissute direttamente
dall'osservatorio privilegiato, affascinante e terribile, dell'Assemblea
regionale siciliana. Forse c'è un maggiore coinvolgimento emotivo nel
raccontare di fatti e di persone con le quali si sono vissuti e si vivono
rapporti politici e personali. Per quanto mi è stato possibile ho ricercato il
massimo di obiettività e di documentazione, senza rinunciare a un punto di
vista politico e di analisi, radicale quanto partigiano, nello scontro tra mafia
e antimafia.