Page 988 - Shakespeare - Vol. 4
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ARIEL

               Bene, capisco.
                                                                                                           Esce.



              PROSPERO
               Bada a essere fedele.
               Non allentare

               Le redini al capriccio.
               Per il fuoco del sangue
               I giuramenti più forti
               Sono paglia.

               Sii più casto, o altrimenti,
               Buona notte al vostro voto!



              FERDINANDO
               Ve lo garantisco, signore.
               La bianca, fredda, vergine neve

               Sul mio cuore
               Placa l’ardore dei miei sensi.         33



              PROSPERO
               Bravo. Ariel! Vieni in scena.
               Porta abbondanza di spiriti,
               E non penuria.

               Presto, scena!
               Via la lingua! Solo occhi! Silenzio!
                                                                                             (Dolce musica.)


                                                          Entra Iris.



              IRIS
               O Cerere, signora generosa,

               I tuoi campi ricchi di grano e orzo,
               Segala, piselli, veccia, avena,
               Le tue montagne erbose dove vivono
               Greggi brucanti, e i prati di pianura

               Rigonfi di foraggio per nutrirle −
               Le tue rive merlettate di fiori
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