Page 910 - Shakespeare - Vol. 4
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PROSPERO
Ascolta ancora un po’
E ti condurrò all’azione che ci aspetta ora,
Senza la quale
Questa storia non avrebbe scopo.
MIRANDA
Ma perché non ci uccisero subito?
PROSPERO
Domanda giusta, ragazza mia:
È il mio stesso racconto a provocarla.
Ebbene, cara,
Il mio popolo mi amava ancora tanto
Che non osarono farlo,
Né suggellare l’impresa
Con un marchio di sangue. Preferirono
Dipingere i loro infami disegni
Con colori più tenui. In breve,
Ci caricarono di fretta su una barca,
Ci trasportarono per qualche lega
In alto mare. Qui avevano apprestato
La carcassa marcita di un vascello,
Senza sartie, albero, vela. Persino i topi,
istintivamente, l’hanno abbandonata.
E qui ci lasciano a gridare
Al mare che ci ruggiva contro,
A sospirare ai venti, la cui pietà,
Ricambiando i sospiri, ci faceva soffrire
Per troppo amore.
MIRANDA
Ahimè, che peso sono stata per voi!
PROSPERO
Oh no! Eri un angelo −
Proprio tu mi hai salvato.
Mentre io coprivo il mare