Page 901 - Shakespeare - Vol. 4
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NOSTROMO
Calate l’albero! Presto! Più giù, più giù! Venite all’orza e date la vela maestra!
(Un grido dall’interno.) Al diavolo queste urla! Fanno più strepito di noi e
dell’uragano.
Rientrano Sebastiano, Antonio e Gonzalo.
Ancora voi? Che ci fate, qui? Dobbiamo lasciar perdere tutto e annegare?
Avete intenzione di colare a picco?
SEBASTIANO
Ti venga un cancro in gola, cane urlante, miscredente, senza cuore!
NOSTROMO
,
Lavorate voi allora .
ANTONIO
Ti possano impiccare, bastardo! Ti possano impiccare, te e i tuoi schiamazzi,
figlio di puttana insolente! Sei tu che hai paura di annegare, non noi.
GONZALO
Garantisco io che non annegherà, anche se la nostra nave fosse un guscio di
noce e facesse acqua come una puttana sfondata.
NOSTROMO
Serrate, serrate! Abbassate le vele − andiamo al largo! Serrate!
Entrano Marinai, inzuppati d’acqua.
MARINAI
Siamo perduti! Preghiamo, preghiamo! Siamo perduti! Tutti!
NOSTROMO
Come! E con la gola secca? 3
GONZALO
Il Re e il Principe pregano. Uniamoci a loro. La loro sorte è anche la nostra.