Page 638 - Shakespeare - Vol. 4
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UN NOBILE
Ben fatto, mio signore.
LEONTE
Per quanto io sia soddisfatto e non m’occorra più
di quel che so, l’Oracolo, tuttavia,
metterà ad altri il cuore in pace, come costui
la cui ignorante credulità non vuole
arrendersi all’evidenza. Così abbiamo deciso
di negare a lei accesso alla nostra persona,
affinché non porti a termine il tradimento
dei due fuggiaschi. Venite, seguiteci;
dobbiamo parlare in pubblico, poiché questa storia
ci sconvolgerà tutti.
ANTIGONO
(a parte)
Sì, per il molto ridere, a mio giudizio,
se la schietta verità venisse fuori.
Escono.
Scena II EN
Entrano Paolina, un gentiluomo (e seguito).
PAOLINA
Il governatore della prigione, chiamatelo;
Fategli sapere chi sono. Buona signora,
non c’è corte in Europa degna di te;
che fai tu dunque in prigione?
(Entra il carceriere.)
Orsù, buon signore,
mi conoscete, no?
IL CARCERIERE