Page 637 - Shakespeare - Vol. 4
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in questo caso: e sarei più contento
se si confermasse l’onor suo che il vostro sospetto,
per quanto ciò vi possa rincrescere.
LEONTE
Insomma, perché mai
dobbiamo discutere con voi, invece di seguire
il nostro forte impulso? La nostra autorità
non richiede i vostri consigli, solo la nostra naturale bontà
vi mette a parte di ciò; e se voi, per scemenza,
vera o finta, non sapete o non volete
accettare la verità, come noi, sappiate allora
che non ci occorre più il vostro consiglio: la questione,
la perdita, il guadagno, la soluzione, è tutto
giustamente affare nostro.
ANTIGONO
E io, mio signore, vorrei
che aveste giudicato in silenzio,
senza aperte rivelazioni.
LEONTE
Come poteva essere?
Tu sei rincretinito dall’età,
o sei nato imbecille. La fuga di Camillo,
aggiunta alla loro intimità,
(che era evidente quanto nessuna che mai destasse sospetto,
e cui mancava solo la vista, nient’altro che la prova
d’aver visto, ogni altra circostanza
confermando il fatto) ci obbliga a fare così.
Tuttavia, per maggiore conferma
(poiché in un’azione di questa importanza sarebbe
assai deplorevole decidere d’impulso), ho già spedito
alla sacra Delfo, al tempio d’Apollo,
Cleomene e Dione, dei quali conoscete
la più adeguata perizia: essi ora dall’Oracolo
ci porteranno tutto; questo consiglio spirituale ricevuto,
mi fermerà o spingerà avanti. Ho fatto bene?