Page 610 - Shakespeare - Vol. 4
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prefissa alla partenza: e in verità, Leonte,
sai che non ti amo un battito dell’orologio meno
d’una moglie devota al suo signore. Rimarrete?
POLISSENE
No, signora.
ERMIONE
Andiamo, su, lo farete?
POLISSENE
Non posso, veramente.
ERMIONE
Veramente!
Mi contrastate con proteste fiacche; ma io,
se anche cercaste di smuovere le stelle
fuori dall’orbite coi vostri giuramenti,
direi ugualmente “niente partenza, sire”. Veramente
non partirete: il veramente di una donna
non è da meno di quello d’un uomo.
Ancora volete partire?
Volete dunque costringermi a tenervi prigioniero,
anziché ospite: così che pagherete la retta
alla partenza, risparmiando i ringraziamenti? Che ne dite?
Mio prigioniero? O mio ospite? Giuro su quel vostro terribile “veramente”
che uno dei due sarete.
POLISSENE
Vostro ospite allora, signora:
esser vostro prigioniero implicherebbe che vi ho offesa;
cosa per me meno facile da commettere
che per voi da punire.
ERMIONE
Non carceriera quindi,
ma ospite premurosa. Venite, voglio chiedervi