Page 609 - Shakespeare - Vol. 4
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e basta contrattare.
POLISSENE
Non insistete, vi supplico, così.
Non c’è lingua eloquente, alcuna, al mondo,
che potrebbe convincermi come la vostra: e così cederei
anche ora, se dietro la vostra richiesta vi fosse una necessità,
anche contro il mio interesse.
I miei affari, tuttavia, mi costringono a tornare;
trascurarli (per amor vostro) sarebbe per me una punizione;
restare, un fardello e un fastidio per voi: ad evitare entrambi,
addio fratello.
LEONTE
Ha la lingua legata la nostra regina? Parlate.
ERMIONE
Avevo deciso, sire, di restare zitta finché non
l’avreste costretto a giurare di dover partire. Ma voi, sire,
gli parlate con poco calore. Ditegli che certamente
tutto va bene in Boemia; questa buona notizia
ci è arrivata ieri: ditegli questo,
e avrà perso la sua miglior difesa.
LEONTE
Ben detto, Ermione.
ERMIONE
Dire che vuole rivedere il figlio, sarebbe
una buona ragione:
ma allora lo dica, e parta;
lo giuri che è così, e non sarà trattenuto,
anzi, lo cacceremo via di qui a bastonate. 4
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Tuttavia, la vostra regale presenza oso chiedere
in prestito per un’altra settimana. Quando in Boemia
voi ospiterete il mio signore, io gli darò consenso
di rimanere un mese oltre la data