Page 608 - Shakespeare - Vol. 4
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               Nove volte la stella dell’acqua  ha contato
               il pastore da quando lasciammo vuoto
               il nostro trono. Lo stesso tempo,
               fratello mio, si riempirebbe dei nostri ringraziamenti;

               ma egualmente partiremmo da qui
               in debito perpetuo: perciò, come uno zero
               (messo nel posto giusto) moltiplico
               con un “grazie” i mille e mille

               che gli stanno davanti.



              LEONTE
                               Trattenete un poco i vostri grazie,
               e fateli quando partirete.



              POLISSENE
                               Sarà domani, sire.
               Sono turbato dal timore di ciò che può accadere

               o svilupparsi in nostra assenza; che non soffino
               in patria venti di tempesta a farci dire
               “giusto presentimento”. Inoltre, il mio lungo soggiorno
               ha stancato vostra maestà.



              LEONTE

                               Siamo capaci di
               ben altre prove, fratello.



              POLISSENE
                               Non più indugi.



              LEONTE
               Ancora sette giorni.



              POLISSENE
                               Davvero, domani.



              LEONTE
               Facciamo a metà, allora:
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