Page 1804 - Shakespeare - Vol. 4
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Oh, se tu fossi tuo! Ma amore, tu non sarai
tuo più del tempo che vivrai quaggiù:
dovresti prepararti a questa incombente fine
e trasferire a qualcun altro la tua dolce immagine.
Così quella bellezza che in uso ora possiedi,
non avrebbe fine: tu allora ritorneresti
ad essere te stesso dopo la tua morte,
se la tua bella prole ripeterà il tuo dolce aspetto.
Chi lascia cadere in rovina una sì bella casa
quando un oculato governo dovrebbe rinsaldarla
contro i tempestosi rovesci dell’inverno
e l’ingrata rabbia del gelo della morte?
Oh, solo un prodigo: mio caro amore, tu ben sai
d’aver avuto un padre: fa’ che lo possa dir tuo figlio.