Page 1802 - Shakespeare - Vol. 4
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               Quel che invecchiando devi lasciar nel tempo

               nel tempo ricrescerà in uno dei tuoi figli,
               e quel fresco sangue che in gioventù dispensi
               potrai chiamarlo tuo quando sarai in declino.
               In questo vi è saggezza, bellezza, evoluzione

               altrimenti vi è follia, vecchiaia e decadenza:
               se ognun così pensasse, il tempo s’arresterebbe
               e in sessant’anni il mondo vedrebbe la sua fine.
               Lascia chi non fu eletto da natura a procreare,

               sgraziato, deforme e rozzo, perire senza prole:
               se anche dotò qualcuno, a te diede il suo meglio
               e moltiplicar dovresti quel dono generoso:
                               ti creò per suo sigillo e con questo essa intese

                               che ne imprimessi altri, non di perderne il modello.
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