Page 1797 - Shakespeare - Vol. 4
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Non lasciare quindi che l’aspra mano dell’inverno
devasti la tua estate prima d’averla distillata:
rendi dolce una fiala; riponi in qualche luogo
il tesoro della tua bellezza prima che si estingua.
Non è usura perseguibile un interesse
che rende felice chi paga un prestito voluto;
tale per te sarebbe procreare un altro tuo io
o dieci volte meglio se l’uno ti rendesse dieci.
Dieci volte più di te sarebbe il tuo io felice
se dieci dei tuoi ti raffigurassero dieci volte:
qual potere avrebbe morte, se privato della vita
tu lasciassi te vivente nella tua posterità?
Non essere testardo, tu sei troppo bello
per esser preda della morte e far eredi i vermi.