Page 1796 - Shakespeare - Vol. 4
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               Quelle ore che con delicato lavoro plasmarono

               l’amabile sembiante su cui ogni occhio indugia,
               saranno implacabili verso la loro opera
               ed abbruttiranno quanto magicamente splende:
               perché l’inarrestabile tempo guida l’estate

               verso l’orrido inverno e ivi la sommerge;
               linfa stretta dal ghiaccio e vive foglie cadenti,
               bellezze sepolte da neve e squallore ovunque.
               Se allora non rimanesse l’essenza dell’estate,

               liquida prigioniera fra pareti di vetro,
               l’eternarsi della bellezza finirebbe con la stessa
               e non ci resterebbe nemmeno un suo ricordo:
                               ma i fiori distillati, pur colpiti dall’inverno

                               perdon solo l’apparenza: dolce ne vivrà il profumo.
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