Page 1793 - Shakespeare - Vol. 4
P. 1793

2   EN



               Quando quaranta inverni avranno aggredito la tua fronte

               e scavato fonde trincee nel campo della tua bellezza,
               la superba veste della tua gioventù or tanto ammirata,
               sarà considerata un cencio di nessun valore:
               se allora ti venisse chiesto dove giace il tuo fascino

               e dove si è perso l’amore dei tuoi ruggenti giorni,
               ammettere che è in fondo ai tuoi occhi incavati
               sarebbe penosa vergogna ed inutile vanto.
               Qual maggior lode avrebbe l’uso della tua bellezza

               se tu potessi rispondere: “Questa mia bella creatura
               pareggia il mio conto e giustifica la mia vecchiaia”
               dimostrando che è tua la sua bellezza ereditata!
                               Questo sarebbe rinnovarti quando sarai vecchio

                               e veder caldo il tuo sangue quando il tuo sarà freddo.
   1788   1789   1790   1791   1792   1793   1794   1795   1796   1797   1798