Page 1794 - Shakespeare - Vol. 4
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               Guardati allo specchio e di’ al volto che vedi

               che è ormai tempo per quel viso di crearne un altro,
               se non rinnovi ora la sua giovane freschezza
               inganni il mondo e rinneghi la gioia d’ogni madre.
               Vi è forse donna tanto pura il cui illibato grembo

               disdegni il seme della tua virilità?
               O forse uomo tanto folle da voler essere la tomba
               del suo proprio amore per non aver progenie?
               Tu sei lo specchio di tua madre e come lei in te

               ricorda il leggiadro Aprile della sua primavera,
               così dai vetri del tuo crepuscolo tu rivedrai,
               a dispetto delle rughe, questo tuo tempo d’oro.
                               Ma se invece vuoi vivere senza esser ricordato,

                               muori celibe e la tua immagine morirà con te.
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