Page 1574 - Shakespeare - Vol. 4
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TERZO GENTILUOMO

                               Sì, senz’alcun dubbio.
               Venite, gentiluomini, potete venire con me. Sto andando
               a corte, e colà sarete miei ospiti:

               ho una qualche influenza. Strada facendo,
               saprò dirvi dell’altro.



              GLI ALTRI DUE
                               Ai vostri ordini, signore.
                                                                                                         Escono



                                                    Scena II         EN



                 Entra Caterina, la Principessa Vedova, inferma, sorretta da Griffith, suo
                             gentiluomo d’onore, e da Pazienza, sua ancella                 62



              GRIFFITH
               Come si sente Vostra Grazia?



              CATERINA
                               Oh, Griffith, malata da morire:
               le mie gambe come rami stracarichi si piegano a terra,

               pronte a deporre il loro fardello. Portami una sedia.
               Così: ora mi pare di sentirmi un po’ meglio.
               Non mi dicevi, Griffith, nel condurmi qui,
               che è morto il gran beniamino della grandezza,

               il Cardinale Wolsey?



              GRIFFITH
                               Sì, signora, ma credevo che Vostra Grazia,
               presa com’era dal dolore, non mi avesse sentito.



              CATERINA
               Te ne prego, buon Griffith, dimmi come è morto.
               Se è morto bene, è una fortuna che mi abbia preceduto,

               a mia edificazione.
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