Page 730 - Shakespeare - Vol. 3
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se ne viene a farsi un paio d’ore di sonno per poi tornare e spergiurare sulle
balle che si sarà inventato.
Entra Parolles.
PAROLLES
Le dieci. Ho tre ore di tempo per tornare a casa. Che racconterò di aver fatto?
Dovrà essere un’invenzione molto verosimile perché convinca. Mi stanno
prendendo di mira e in questi ultimi tempi gli affronti hanno bussato troppo
spesso alla mia porta. Lo riconosco: ho una lingua troppo lunga e un cuore
che, ossessionato da Marte e dai suoi guerrieri, non osa le imprese della
lingua.
PRIMO NOBILE
È la prima verità di cui la tua lingua si sia resa colpevole.
PAROLLES
Che diavolo mi ha spinto a partire alla riconquista di questo tamburo,
sapendo che era impossibile e che non ne avevo affatto voglia? Bisogna che
mi faccia delle ferite e dica che le ho avute nell’impresa; ma se sono leggere
non persuaderanno. Diranno: “Te la sei cavata con così poco?”. Ma chi ha il
coraggio di farsi male sul serio? Ma allora che prova porterò? Lingua mia,
bisogna proprio che ti metta in bocca a una lattaia e io me ne compri un’altra
dal mulo di Bajazet, 17 se le tue ciance sono così letali.
PRIMO NOBILE
È possibile mai che sappia così bene cosa è e poi séguiti a esserlo?
PAROLLES
Bastasse alla bisogna che mi sbranassi i vestiti o spezzassi la mia lama
spagnola!
PRIMO NOBILE
Non lo faremo bastare.
PAROLLES
Oppure radermi la barba e farlo passare per uno stratagemma.