Page 727 - Shakespeare - Vol. 3
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ha cinto di bramoso assedio la sua bellezza,
               deciso a conquistarla; fate che lei infine acconsenta:
               noi le diremo come deve contenersi.
               Il suo sangue molesto non negherà nulla

               di quello che lei gli chiede. Il Conte porta un anello
               passato di padre in figlio in casa sua
               per quattro o cinque generazioni,
               da quando lo mise il capostipite. Questo anello

               lo tiene in grande conto; ma nel suo sventato ardore,
               per avere quel che vuole non gli parrà troppo,
               anche se poi si pentirà.



              VEDOVA
                               Ora vedo
               cosa avete in mente.




              ELENA
               E vedete che è legittimo. Non chiedo altro
               che vostra figlia, prima di mostrarsi vinta,
               chieda l’anello, poi gli dia un appuntamento,
               e infine lasci che sia io a rispettarlo,

               mentre lei castissima si astiene. Dopo,
               come sua dote io aggiungerò tremila corone
               a quello che ho già dato.



              VEDOVA
                               Acconsento,
               istruite mia figlia su come deve fare

               perché vi sia accordo di tempo e luogo
               per questo inganno così legittimo. Lui viene la sera
               con accozzaglie di musicanti e serenate composte

               per il di lei disdoro. Non serve a nulla
               scacciarlo via da casa: lui tiene duro,
               come se ne andasse della vita.



              ELENA
               E allora mettiamo in atto il piano
               stasera stessa. Se riesce bene,
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