Page 662 - Shakespeare - Vol. 3
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e voglio sposarmi per far penitenza.



              CONTESSA
          Sì, ma prima per il matrimonio che per i tuoi peccati.



              CLOWN
          Non ho amici, signora, e spero di averne attraverso mia moglie.



              CONTESSA
          Amici di quella parte sono tuoi nemici, barbogio.



              CLOWN
          Signora, di amiconi per la pelle voi ne sapete poco: quei manigoldi son lì per
          fare quello di cui ho abbastanza io. Chi ara la mia terra mi risparmia i buoi e

          mi lascia padrone del raccolto. Dicano che sono becco, ma loro sono la mia
          manodopera.  Chi  rassetta  mia  moglie  mi  ristora  carne  e  sangue;  chi  mi
          ristora  carne  e  sangue  ama  la  mia  carne  e  il  mio  sangue;  chi  ama  la  mia
          carne e il mio sangue è amico mio; ergo, chi si gode mia moglie è amico mio.

          Se gli uomini fossero contenti di esser quel che sono, non si avrebbero tante
          paure nel matrimonio. Per esempio: il giovane Charbon, puritano, e il vecchio
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          Poysam, , papista, con tutto che, dal lato del cuore, la religione li divide, in
          testa si trovano all’unisono: potrebbero suonarsi le corna come due cervi in

          amore.



              CONTESSA
          Quando la smetterai di essere una canaglia calunniosa e sboccata?



              CLOWN
          Sono un profeta, signora, e dico la verità nuda e cruda:
                               Vecchia ballata, ti ripeto,
                                                    ché gli uomini il vero non san più:

                               chi per destino è marito
                                                    per natura è cucù.



              CONTESSA
          Andatevene, ora; con voi riparlerò fra un po’.
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