Page 658 - Shakespeare - Vol. 3
P. 658
Entrano Bertram, Lafew e Parolles.
PRIMO NOBILE
Il Conte di Rossiglione, sire. Il giovane Bertram.
RE
Giovane, hai il volto di tuo padre;
con te la natura è stata schietta,
mostrando più attenzione che fretta. Anche i lati morali
di tuo padre tu possa ereditare! Benvenuto a Parigi.
BERTRAM
Tutta la mia gratitudine e obbedienza a Vostra Maestà.
RE
Potessi avere ora la vigoria fisica di allora
quando io e tuo padre facemmo in amicizia
i nostri primi passi da soldati. Lui aveva talento
per l’arte militare del suo tempo, e si perfezionò
coi più ardimentosi. Ebbe una lunga carriera,
ma poi quella strega della vecchiaia ci prese entrambi
e ci mise in pensione. Mi rasserena molto
parlare del tuo buon padre. Da giovane
aveva quell’arguzia che noto bene
nei nostri nobili più giovani, ma questi scherzano
senza avvedersi che si ritorce a loro danno,
prima di mascherare la loro frivolezza con l’onore.
Come in un cortigiano, non c’era nel suo orgoglio
disprezzo o asprezza, o arroganza; se c’erano,
era per causa di un suo pari, e il suo onore,
come un orologio, sapeva al millesimo il minuto
che lo spingeva a un appunto, e solo allora
la lingua si affiatava alla mano. I servitori
li considerava come esseri di un altro mondo:
chinava il suo capo eminente al loro basso rango,
loro s’inorgoglivano della sua umiltà,
lui si calava nella loro povera lode. Un uomo così
potrebbe essere un modello per questi nostri tempi;