Page 1656 - Shakespeare - Vol. 3
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Per una canaglia, un delinquente, uno che si nutre di avanzi di carne, un
malfattore ignobile, superbo, vuoto, miserabile, con tre vestiti, cento sterline
e calzerotti di lana sporchi. 34 Un figlio di puttana dal fegato di giglio, che
chiede sempre aiuto alla legge, un super-leccapiedi, un damerino che sta
sempre davanti allo specchio, un mendicante che possiede solo un baule. Sei
pronto a fare il ruffiano per farti bello ma non sei altro che un misto di
furfante, mendicante, vigliacco, mezzano, e il figlio e l’erede di una cagna
bastarda. Sei uno che io farò strillare come un maiale a furia di botte se
negherai una sola sillaba dell’elenco.
OSWALD
Che essere mostruoso sei, per insultare così uno che non conosci e che non ti
conosce!
KENT
Che servo dalla faccia di bronzo sei se neghi di conoscermi! Sono appena due
giorni che ti ho fatto lo sgambetto e picchiato davanti al Re! Fuori la spada,
canaglia! Anche se è notte, la luna splende ancora. Ti ci inzupperò, nella
luna.
(Sguainando la spada.)
Figlio di puttana profumato! Fuori la spada!
OSWALD
Vattene! Non ho niente da spartire con te.
KENT
Fuori la spada, canaglia! Tu vieni qui con lettere contro il Re e prendi le parti
di quella marionetta, Vanità, 35 contro la regalità di suo padre. Fuori la spada,
carogna, o ti trincio le zampe. Fuori, farabutto! Fatti avanti!
OSWALD
Aiuto, oh! All’assassino! Aiuto!
KENT
Colpisci, schiavo! In guardia, delinquente, in guardia. Colpisci, schiavo.
(Lo batte.)