Page 1608 - Shakespeare - Vol. 3
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incapace. Oltre ogni misura
io, padre, vi amo.
CORDELIA
(a parte) Che dirà Cordelia? Ama, e taci.
LEAR
Di tutte queste terre, da questa linea a quest’altra,
ricche di foreste ombrose e di campagne,
di fiumi abbondanti e prati vasti,
rendiamo te signora. Ai discendenti tuoi
e di Albany rimarranno in perpetuo.
Che cosa dice la nostra seconda figlia,
l’amatissima Regan, sposa di Cornovaglia?
REGAN
Io sono fatta della stessa lega
di mia sorella, e ritengo di valere
quanto lei. Nel mio cuore sincero
trovo che lei definisce il mio stesso
amore, ma con troppa parsimonia; io
mi dichiaro nemica di ogni gioia
procurata dai sensi nella loro
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più fine armonia e scopro
che trovo felicità soltanto nell’amore
dell’amata Altezza Vostra.
CORDELIA
(a parte) Povera Cordelia, allora. Eppure no,
sono certa che il mio amore pesa più della mia lingua.
LEAR
A te e ai tuoi eredi rimanga per sempre
quest’ampio terzo del nostro splendido regno,
non inferiore per spazio, valore e bellezza
a quello assegnato a Goneril. E ora,
nostra gioia, sebbene l’ultima e la più piccola,