Page 1607 - Shakespeare - Vol. 3
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LEAR
Noi nel frattempo riveleremo il nostro
proposito più oscuro. Datemi quella mappa.
Sappiate che il nostro regno noi lo abbiamo
diviso in tre − ed è nostro fermo intento
scrollare tutte le incombenze e le cure
dai nostri vecchi anni per affidarle a forze
più giovani, mentre noi, leggeri,
strisciamo verso la morte. Tu,
nostro figlio di Cornovaglia, e tu,
non meno amato figlio di Albany,
è nostra salda volontà in quest’ora
di render pubbliche le diverse doti
delle nostre figlie, sì da prevenire
ogni disputa futura. I principi
di Francia e di Borgogna, grandi rivali
nell’amore della nostra figlia più giovane,
a lungo nella nostra corte hanno protratto
il loro soggiorno d’amore e qui
debbono avere una risposta. Ditemi,
figlie mie (poiché noi ora ci spogliamo
del potere, d’ogni interesse
di territorio, delle cure dello stato),
quale di voi diremo che ci ama di più,
sì che la nostra maggior munificenza vada
dove la natura col merito gareggia?
Goneril, primogenita nostra, parla tu per prima.
GONERIL
Signore, io vi amo più di quanto
la parola possa dire, più caro voi mi siete
della vista degli occhi, di spazio e libertà;
al di là di quanto può essere valutato
ricco o raro, non meno d’una vita
che abbia grazia, salute, bellezza, onore;
vi amo tanto quanto mai figlio
amò o padre scoprì: un amore
che rende povero il fiato e la lingua