Page 1606 - Shakespeare - Vol. 3
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Non posso augurarmi che la colpa svanisca, dato che il prodotto è così buono.
GLOUCESTER
Ma ho anche un figlio in regola con la legge, signore, di circa un anno più
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anziano, che non per questo mi è più caro. Sebbene questo furfante sia
venuto al mondo un po’ troppo alla svelta, prima d’essere stato chiamato,
tuttavia sua madre era una bellezza. Ce la spassammo nel farlo, e il figlio di
puttana va riconosciuto. Edmund, sai chi è questo nobiluomo?
EDMUND
No, mio signore.
GLOUCESTER
È il signore di Kent. D’ora in avanti consideralo mio amico e uomo d’onore.
EDMUND
I miei servigi a Vostra Signoria.
KENT
Vi avrò caro e vorrò conoscervi meglio.
EDMUND
Mi sforzerò di meritarlo, signore.
GLOUCESTER
È stato fuori nove anni e andrà via di nuovo. Ecco il Re.
Squilli di tromba. Entra un cortigiano che porta una corona. Entrano poi Re
Lear, Cornovaglia, Albany, Goneril, Regan, Cordelia e il seguito.
LEAR
Gloucester, intrattieni i signori di Francia e di Borgogna.
GLOUCESTER
Vado, mio Re.
(Escono Gloucester e Edmund.)