Page 158 - Shakespeare - Vol. 3
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Laerte, devi sentirle.
               Andate.
                                                                                        Esce il messaggero.



          (Legge) Alto e possente, dovete sapere che mi ritrovo nudo sul vostro regno.
          Domani  chiederò  il  permesso  di  vedere  i  vostri  occhi  regali,  e  allora,  con

          vostra  licenza,  narrerovvi  le  circostanze  del  mio  improvviso  e  ancor  più
          imprevisto ritorno.
                                                                                                        Amleto.



               Ma che vuol dire? Son tornati tutti?
               Oppure è un trucco, e non è vero niente?




              LAERTE
               Riconoscete la mano?



              RE
                               Sì, è la sua scrittura.
               «Nudo»...
               E qui in un poscritto aggiunge, «Solo».

               Ne capisci qualcosa?


              LAERTE

               Non ci capisco niente, signore. Ma che venga.
               Il mio cuore malato si ravviva all’idea
               che gli potrò gridare in faccia, «Muori!»



              RE
                               Se è così,
               Laerte, − ma è possibile? e se no che pensarne? −

               ti lascerai guidare da me?



              LAERTE
                               Sì, monsignore,
               purché non mi forziate a far pace.



              RE
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