Page 1255 - Shakespeare - Vol. 3
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E se obbedisco, che dirà il Doge,
i cui inviati qui al mio fianco
attendono di accompagnarmi da lui
per qualche urgente affare di stato?
UFFICIALE
È vero, nobile signore: il Doge
è in consiglio, e voi stesso siete atteso.
BRABANZIO
Come? Il Doge in consiglio? A quest’ora?
Portatelo con voi: le mie accuse
non sono da poco; il Doge stesso
o anche i miei colleghi del Senato
la riterranno un’offesa personale.
Se questi misfatti vengon condonati,
da schiavi e pagani saremo governati.
Escono.
Scena III EN
La camera del consiglio.
Entrano il Doge e i Senatori, a un tavolo con torce e servitori.
IL DOGE
Non possiamo dar credito a notizie
così discordanti.
PRIMO SENATORE
Sì, non coincidono.
Le mie lettere dicono centosette galee.
IL DOGE
E le mie, centoquaranta.
SECONDO SENATORE
Le mie, duecento.