Page 1219 - Shakespeare - Vol. 3
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126 IV, ii, 192 Il testo sembra qui corrotto: si può intendere o supplire ‘scritto qui’. Il Duca comunque
svia subito il discorso: la unfolding star (subito dopo) è la stella che fa aprire l’ovile e uscire le greggi.
127 IV, iii, 4-8 commodity... dead: ci si riferisce ad un modo per evadere il limite del 10% permesso
come interesse massimo (vedi nota 95), secondo cui parte del capitale veniva dato in merce
(commodity) valutata in modo esorbitante; chi contraeva il prestito si trovava poi a ricavarne in
contanti un’infima parte, come qui. Il secondo riferimento è all’idea che le vecchiette amassero lo
zenzero. Tutti i nomi dei “mestieranti” hanno significato allusivo del loro “inghippo” prediletto, e sono
abbastanza espliciti: «ridotti al “Per amor di Dio”» (riga 18) indica che sono tutti finiti a chieder
l’elemosina, squattrinati.
128 IV, iii, 9 Per Three-pile, cfr. I, ii, 32 sgg. Segue un gioco di parole su peach = pesca, e peaches =
denuncia, accusa (cfr. impeach = incriminare).
129 IV, iii, 32-33 straw rustle: riferimento alla paglia usata come giaciglio in carcere, oppure per terra, e
che ricopriva il pavimento del palcoscenico elisabettiano: ho preferito questa seconda possibilità, cui
Shakespeare allude anche in altri drammi.
130 IV, iii, 61 A differenza dei nostri, i carcerati elisabettiani avevano libertà di movimento all’interno della
prigione.
131 IV, iii, 68 Il nome sembra suggerito da argosy, corruzione inglese dell’italiano ‘ragusea’ (nave
mercantile da Ragusa).
132 IV, iii, 97 Il verso non è chiarissimo, ma questa è l’interpretazione più condivisa. Fuori del suo
contesto, sembra perfetta definizione del processo artistico, non solo shakespeariano, e come tale
è stato interpretato.
133 IV, iii, 107-108 La motivazione del Duca è, a questo punto, per lo meno speciosa, per non dire
sadica.
134 IV, iii, 114 È la seconda sfuriata di Isabella, dopo quella al fratello in III, i, 137-147, un po’ sopra le
righe per una mite “sorella”.
135 IV, iii, 126 covent, forma antiquata per convent. La mistificazione del Duca imperversa.
136 IV, iii, 154 of dark corners: letteralmente, (Duca) ‘d’angoli bui’, dedito cioè a incontri clandestini, a
‘incantonare’; ma anche, che ama le vie oscure e misteriose. Cfr. sopra, III, ii, 165-166 (il
veneziano avrebbe la traduzione perfetta: ‘che va per le sconte’). È uno dei motivi fondamentali del
personaggio, e del dramma.
137 IV, iii, 158 Di nuovo: chi va per boschi a caccia di donne.
138 IV, vi, 14 hent: occupato, preso possesso (come altrove in Shakespeare).
139 V, i, 6 Cfr. I, i, 17.
140 V, i, 38 Qui come altrove, e nell’inglese elisabettiano, strange ha significato più forte dell’odierno
‘strano’ (‘straordinario’, ‘meraviglioso’); ma la scorrevolezza della traduzione impediva l’uso di questi
termini.
141 V, i, 57 absolute, qui nel senso di ‘compiuto’, irreprensibile, senza pecche.
142 V, i, 120-121 wrapt up/In countenance: il significato della frase non è molto chiaro; quello più
probabile è ‘nascosto per privilegio reale’, o per la connivenza e complicità dei potenti
(countenance). Cfr. sotto, riga 318 e nota 149.
143 V, i, 168 impartial: nel senso di ‘non prender parte’.
144 V, i, 235 formal è usato da Shakespeare nel senso di ‘normale’, ‘in possesso delle facoltà mentali’
(Comedy of Errors, V, i, 105); informal è qui il contrario, ‘fuori di testa’.
145 V, i, 277 darkly... with her: riprende il motivo semantico del «buio», come sopra, vedi nota 108. Il