Page 978 - Shakespeare - Vol. 2
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PISTOL
Vili avvoltoi gli rodano i polmoni!
“Dov’è la vita” dicono “che facevo un tempo?”
Eccola qui. Benvenuti, giorni belli!
Escono.
Scena IV EN
Entrano un agente parrocchiale e tre o quattro sbirri [trascinandosi dietro
l’ostessa Quickly e Doll Tearsheet]. 263
OSTESSA
No, furfante scellerato, vorrei che Dio mi facesse morire pur di vederti
impiccato. Mi hai slogato la spalla.
AGENTE
I sergenti me l’hanno consegnata, e farà una bella scorpacciata di frustate,
può star certa. Uno o due uomini sono stati uccisi a causa sua. 264
DOLL
Perticone, perticone infame, tu menti. Ti dico una cosa, farabutto dannato
con quella faccia di trippa, se ’sto pupo che porto addosso mi abortisce,
sarebbe meglio per te che tu le avessi suonate a tua madre, farabutto, faccia
di carta.
OSTESSA
Gesù, se fosse qui Sir John! Questa sarebbe davvero una giornata di sangue
per qualcuno. Ma Dio voglia che il frutto del suo ventre abortisca! 265
AGENTE
Se succede, avrai di nuovo una dozzina di cuscini. Ora ne hai solo undici.
Forza, vi ordino a tutt’e due di venire con me, perché l’uomo che avete
malmenato tra voi e Pistol è morto.
DOLL
Te lo dico io, tu ometto da incensiere, che ti faccio riempire di botte per
questa storia − vagabondo d’un moscone blu, 266 morto di fame d’un lurido