Page 944 - Shakespeare - Vol. 2
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FALSTAFF
Non so. Eccolo qui, qui ve lo consegno. E prego vostra grazia che la cosa
venga registrata fra le altre imprese della giornata, altrimenti perdio la farò
mettere in una ballata apposta, con sopra il mio ritratto e Coleville che mi
bacia i piedi. Qualora mi costringerete a tale passo, se non sembrerete tutti a
mio confronto dei soldini dorati, e se nel cielo chiaro della fama non vi
supererò in luminosità quanto la luna supera le ceneri dell’elemento, 222 che a
suo confronto paiono capocchie di spillo, non credete più alla parola di un
gentiluomo. Perciò fate che io abbia giustizia, e che il merito s’innalzi.
LANCASTER
Il tuo è troppo pesante per alzarsi.
FALSTAFF
Che brilli allora.
LANCASTER
Il tuo è troppo opaco per brillare.
FALSTAFF
Faccia allora qualcosa che mi porti bene, caro signor mio, e chiamatelo come
volete.
LANCASTER
Il tuo nome è Coleville?
COLEVILLE
Lo è, mio signore.
LANCASTER
Tu sei un famoso ribelle, Coleville.
FALSTAFF
E un suddito famoso e fedele lo ha catturato.
COLEVILLE
Lo sono, signore, solo quanto i miei superiori