Page 932 - Shakespeare - Vol. 2
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MOWBRAY

               Perché non a lui in parte, e a noi tutti,
               che sentiamo le ferite dei giorni passati,
               e sopportiamo che la situazione presente

               gravi con mano pesante e ingiusta
               sul nostro onore?



              WESTMORELAND
                               [Mio buon Lord Mowbray,
               interpretate i tempi secondo le loro necessità,
               e direte invero che sono i tempi,

               non già il Re, a recarvi offesa.
               Eppure quanto a voi, non mi sembra
               sia nei confronti del Re che del presente tempo
               che abbiate anche un solo pollice di terreno

               su cui basare le vostre lagnanze. Non foste reintegrato
               in tutte le signorie del Duca di Norfolk,
               il vostro nobile padre di ottima memoria?               210



              MOWBRAY
               Cosa aveva perduto mio padre nell’onore,
               che dovesse essere risuscitato e rianimato in me?

               Il Re che lo amava, come stavano le cose,
               fu per forza costretto a bandirlo.
               E allorché lui e Henry Bolingbroke,

               entrambi montati e ardenti in sella
               dei corsieri che nitrivano sfidando lo sprone,
               le lance in resta, le visiere calate,
               gli occhi di fuoco scintillanti dall’acciaio,
               mentre la tromba sonora li spingeva allo scontro,

               allora, allora, quando nulla avrebbe potuto trattenere
               mio padre dal petto di Bolingbroke,
               oh, quando il Re gettò a terra la mazza,

               la sua vita stessa dipendeva dallo scettro che gettò.
               Allora abbatté se stesso e la vita di tutti quelli
               che per vie legali e forza di spada
               sono poi periti sotto Bolingbroke.
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