Page 380 - Shakespeare - Vol. 2
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o gli tocca l’orecchio un qualche motivo musicale,
               noterai che tutti insieme si arrestano,
               e gli occhi selvaggi si placano in sguardi mansueti
               per il dolce potere della musica. Perciò il poeta              89

               si finse che Orfeo ammaliava alberi, pietre e fiumi,
               poiché niente è così ottuso, duro e furente,
               che la musica non ne cambi la natura con il suo tempo.
               L’uomo che non ha musica in se stesso,

               e non è mosso dall’armonia dei dolci suoni,
               è buono per tradire, tramare e depredare;
               i moti del suo animo sono cupi come la notte
               e i suoi affetti neri come l’Erebo.

               Un uomo così non riceva mai fiducia. Ascolta la musica.


                                               Entrano Porzia e Nerissa.



              PORZIA
               La luce che vediamo arde nella mia sala:
               come getta lontano i suoi raggi quella piccola candela!
               Così risplende una buona azione in un mondo malvagio.



              NERISSA
               Quando risplendeva la luna non vedevamo la candela.




              PORZIA
               Così un maggior splendore offusca il minore;
               un reggente splende chiaro come un re
               finché un re non arriva, e allora la sua magnificenza
               si svuota, come un ruscello montano

               nell’oceano. Musica! Ascolta!



              NERISSA
               Sono i musici della vostra casa, signora.



              PORZIA
               Ogni cosa risulta buona solo in relazione:              90
               mi pare che suoni molto più dolce ora che di giorno.
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