Page 339 - Shakespeare - Vol. 2
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tra la folla compiaciuta e bisbigliante,
               quando ogni qualcosa, mescolato al resto,
               diventa un deserto di nulla, che non è altro che gioia
               espressa, e non espressa. Ma se quest’anello

               si separa da questo dito, si separa da qui anche la vita,
               e allora dite forte che Bassanio è morto.



              NERISSA
               Mio signore e signora, ora tocca a noi,
               che in disparte abbiamo visto compiersi i nostri desideri,

               di augurarvi tanta gioia. Tanta gioia, mio signore e mia signora!


              GRAZIANO

               Bassanio, signor mio, e mia gentile signora,
               vi auguro ogni gioia che desiderate
               perché son certo che a me non ne levate;
               e quando le vostre signorie vorranno celebrare

               il contratto della loro fede, io vi prego
               che in quella stessa occasione anch’io possa sposare.



              BASSANIO
               Con tutto il mio cuore, se riesci a trovar moglie.



              GRAZIANO
               Ringrazio Vossignoria, voi me l’avete trovata.
               I miei occhi, mio signore, sanno

               guardare svelti come i tuoi;
               tu vedesti la padrona, io guardai l’ancella;
               tu amasti, io amai, perché l’indugiare
               non s’addice a me, signore, più che a te.

               La tua fortuna dipendeva da quegli scrigni,
               e così la mia, come attestano i fatti:
               corteggiando fino a coprirmi di sudore,
               e giurando, fino a seccarmi il palato,

               voti d’amore, alla fine, se non ha già avuto fine,
               ottenni la promessa da questa bella fanciulla
               d’avere il suo amore, a condizione che la tua fortuna
               conquistasse la padrona.
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