Page 337 - Shakespeare - Vol. 2
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che non mi venga a sazietà.



              BASSANIO
          (aprendo lo scrigno di piombo)
                               Che trovo qui?
               Il ritratto della bella Porzia! Quale semidio
               s’è tanto avvicinato alla creazione?

               Si muovono questi occhi? O, girando sulle mie pupille,
               paiono aver moto? Ecco le labbra dischiuse
               che divide un fiato soave: solo così dolce barriera

               può separare così dolci amiche. E qui, nei suoi capelli,
               il pittore ha fatto come il ragno e tessuto
               una rete dorata che i cuori degli uomini rinserra
               più forte che la ragnatela i moscerini. Ma i suoi occhi,
               come poté guardarli per ritrarli? Fattone uno,

               non ebbe quello il potere di rubargli entrambi i suoi,
               rimanendo scompagnato? Ma guardate, quanto più
               la sostanza del mio elogio fa torto a quest’ombra

               sottovalutandola, tanto più quest’ombra
               va zoppa dietro alla sua sostanza.            67  Ecco il rotolo
               che contiene e riassume la mia fortuna.



                               Tu che non scegli da ciò che appare
                               arrischi giusto e scegli esatto.

                               Or che questa fortuna hai estratto,
                               sta’ contento, e altro non cercare.
                               Se di questo sei del tutto appagato −
                               e tal fortuna è la tua felicità −

                               volgiti dove la tua signora sta
                               e prendila con un bacio appassionato.



               Un rotolo gentile. Bella signora, con vostra licenza,
               vengo con una cambiale, a dare e anche a ricevere.                    68
               Come uno di due contendenti in una gara,

               che crede di aver meritato agli occhi della gente
               udendo applausi e acclamazioni generali,
               lo spirito stordito, lo sguardo fisso nel dubbio
               che siano per lui quegli scrosci di approvazione;
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