Page 1819 - Shakespeare - Vol. 2
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ADAM
Sì, fate bene,
ché io, per ringraziarvi, posso a stento parlare.
IL VECCHIO DUCA
Benvenuti e servitevi. Non vi disturberò
ancora per domandarvi i vostri casi.
Fateci un po’ di musica. E, buon cugino, canta.
(Amiens canta.)
Soffia, soffia, vento invernale,
Tu non fai tanto male
come l’ingratitudine.
E non punge il tuo dente,
perché non ti si vede,
anche se il soffio è rude.
Ehi oh, canta ehi oh ai verdi agrifogli,
gli amici finti son molti, molti gli amori folli.
E dunque ehi, oh, verde pianta,
questa vita è un incanto.
Gela, gela tu cielo amaro,
non mordi tanto
come l’uomo ingrato.
Se pur ghiacci l’acqua,
il morso tuo è men aspro
di un affetto dimenticato.
Ehi oh, canta ehi oh ai verdi agrifogli,
gli amici finti son molti, molti gli amori folli.
Dunque ehi oh, verde pianta,
questa vita è un incanto.
IL VECCHIO DUCA
Se siete davvero il figlio del buon Sir Rowland,
come in fede l’avete sussurrato,
e come in fede i miei occhi ne attestano
l’aspetto vivo e così fedelmente
dipinto sul vostro viso, siate qui
benvenuto davvero. Io sono il duca