Page 1763 - Shakespeare - Vol. 2
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quest’opera producono una musica ben più profonda e diversa. Non il
messaggio, francamente banale, che la vita è fatta di bene e di male (dicono
proprio così la Gardner e molti altri cercatori di messaggi) e che perciò
conviene affidarsi alla provvidenza divina, ma casomai il senso, lo si chiami
semplice se si vuole, che la vita è incomprensibile alla ragione umana, e che
se qualche forza misteriosa l’ha prodotta, l’ha prodotta come qualcosa di
antitetico e aporetico, un tutto che è insieme un nulla. C’è un nulla in fondo
alla comicità di Shakespeare e alla comicità in genere, e la quintessenza delle
pure commedie, come si possono definire il Sogno, il Racconto d’inverno, la
Tempesta e Come vi piace, è nel loro essere commedie su tutto e nulla.
Le commedie di Shakespeare sono intrinseche alla sua visione. Se la tragedia
simboleggia la dura realtà della storia, la commedia ne mostra il sogno e la
speranza umani, che fanno pur essi parte della storia. Questa è la bella
intuizione di Frances Yates, grande studiosa che, come scrisse una volta,
aveva avuto come stella polare delle sue ricerche ciò che chiama «il pensiero
di Shakespeare». La cui chiave, aggiungeva, le pareva di vedere nella
tensione rinascimentale tra l’immaginazione ottimistica e la tremenda realtà.
Titolo
È tra quelli di Shakespeare in cui per di leggere non solo uno scherzo ma una
qualche implicazione intenzionale. G.B. Shaw, che col suo solito spirito di
arguto revisore di ogni idea tradizionale considerava con sufficienza Come vi
piace “uno dei più efficaci esempi esistenti di nonsense romantico”, leggeva
nel suo titolo del disprezzo per il pubblico, al quale Shakespeare ammanniva
le cose false che avevano tanto successo. Mentre i critici inglesi continuano a
considerarlo nient’altro che uno dei titoli scherzosi che andavano di moda, di
recente Giorgio Melchiori vi ha visto una presa di distanza critica dall’Arcadia
cavalleresca. Forse agisce sul curatore di questa traduzione, e non è
necessariamente un errore che porti fuori strada, la suggestione di certi simili
titoli pirandelliani, ma io credo di leggere in quel titolo, Come vi piace, un
rinvio alla “indeterminazione” o apertura interpretativa delle opere di
Shakespeare. E rimando, per questo e per altri problemi del contesto della
commedia, alla presentazione di Molto rumore per nulla in questa stessa
collana.
Testo