Page 1543 - Shakespeare - Vol. 2
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Inoltre, agisce da pungolo esterno, o coscienza,
e fa la predica a ciascuno di noi, e ci ricorda
di prepararci degnamente alla resa dei conti.
In tal modo possiamo cavar del miele dalla malerba,
ed una qualche morale dal diavolo in persona.
Entra Erpingham. 110
Buongiorno, mio vecchio Sir Thomas Erpingham:
un bel guanciale morbido, per quella bella testa bianca,
sarebbe meglio di un ruvido letto di terra francese.
ERPINGHAM
Non proprio, mio sire; un tal giaciglio lo preferisco.
Così posso dire: “Ora dormo come un re”.
ENRICO
Fa bene accettar di buon grado i disagi del momento,
grazie all’esempio: lo spirito si rasserena,
la mente, è fuor di dubbio, ne vien stimolata,
e le membra, che prima parevano morte e defunte,
risorgon dal loro torpore tombale, e tornano in vita,
deposta la vecchia pelle, con rinnovata agilità.
Prestami il mantello, Sir Thomas. Voi due, fratelli,
portate il mio saluto ai principi del nostro campo;
date loro il buongiorno da parte mia, e senza indugio
chiedete loro di venir tutti nella mia tenda.
GLOUCESTER
Sarà fatto, mio sire.
ERPINGHAM
Devo accompagnar Vostra Grazia?
ENRICO
No, mio buon cavaliere.
Vai con i miei fratelli dai miei Pari d’Inghilterra.
Io e la mia coscienza dobbiamo parlarci a quattr’occhi,
e in questi casi si preferisce restare soli.