Page 1477 - Shakespeare - Vol. 2
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Bene. Vi ringraziamo.
Dotto Arcivescovo, vi preghiamo di continuare
e di spiegarci, al lume di religione e giustizia, 11
se quella legge salica che ha valore in Francia 12
possa o non possa vanificare le nostre pretese.
E Dio non voglia, mio caro e fedele signore,
farvi manipolare, forzare o falsare la vostra interpretazione,
o sottilmente addossare alla vostra coscienza razionale
il patrocinio di pretese illegittime, la cui giustezza
male si intona al naturale colore della verità.
Iddio sa bene quanti, oggi in buona salute,
dovran versare il loro sangue a sostegno
di quanto Vostra Eminenza ci indurrà a fare:
state perciò bene attento nell’impegnare la nostra persona,
nel risvegliare la spada di guerra, tuttora dormiente. 13
In nome di Dio, vi ingiungiamo di fare attenzione,
che mai due regni come i nostri si sono scontrati
senza un gran spargimento di sangue; e ogni goccia innocente
sarà ognuna un lamento e una dolente rampogna
contro colui che a torto volle affilare le spade
a far cotanto scempio di effimere vite mortali.
Tenendo a mente questo solenne richiamo, parlate, Eminenza:
noi ascolteremo attenti, convinti in cuor nostro
che quanto dite è stato lavato e purificato nella vostra coscienza,
come il peccato al fonte battesimale.
CANTERBURY
Allora ascoltatemi, grazioso sovrano, e voi Pari
che fedeltà dovete, e la vita, con i vostri servigi,
a questo trono imperiale. Non vi ha impedimento
alle pretese di Vostra Altezza sul trono di Francia
se non questa citazione, attribuita a Faramondo:
In terram Salicam mulieres ne succedant −
“Nessuna donna potrà succedere in terra salica”. 14
La qual terra salica, sostengono a torto i Francesi,
altro non è che il regno di Francia, e Faramondo è per loro
il creatore di questa legge che escluderebbe le donne.
Eppure i loro stessi autori affermano esplicitamente