Page 1472 - Shakespeare - Vol. 2
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ATTO I        EN






                                                     Scena I        EN



                           Entrano l’arcivescovo di Canterbury e il Vescovo di Ely.                 5



              CANTERBURY
               Mio signore, vi dirò: han riproposto il progetto di legge
               che nell’undicesimo anno di regno del defunto re                  6
               poco mancò non venisse approvato, e in verità a nostro danno,

               non fosse che i torbidi di quel tormentato periodo
               imposero il rinvio di ogni ulteriore dibattito.



              ELY
               Ma adesso, mio signore, come faremo ad opporci?



              CANTERBURY
               Dobbiamo pensarci bene. Se la legge contro di noi passa,
               perdiamo la parte migliore dei nostri possedimenti
               di tutti i domini temporali che uomini di fede

               hanno per testamento lasciato alla Chiesa
               ci voglion spogliare costoro. E così calcolano il loro valore:
               rendite tali da mantenere, per l’onore del Re,

               ben quindici conti e mille e cinquecento cavalieri,
               con seimila e duecento valenti scudieri;
               e poi, per l’assistenza ai lebbrosi ed ai vecchi infermi,
               ai poveretti indigenti ormai inabili al lavoro,
               un centinaio di ospizi forniti di tutto punto;

               ed oltre a questo, pei forzieri del Re
               mille sterline l’anno. Questo dice il progetto.



              ELY
               Gran bella spremuta!
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