Page 1286 - Shakespeare - Vol. 2
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la virtù che il possesso, mentre ch’era
               nostro, non ti faceva più vedere.
               Così sarà per Claudio: quando sente
               come lei è morta per le sue parole

               subito il suo ricordo gli entra vivo
               e dolce dolce nella fantasia:
               ogni bellezza, ogni forma piacente
               gli torna avanti in veste più preziosa,

               più commovente, viva, palpitante
               nel fuoco e nel prospetto della mente
               di quando lei era viva. E allora, allora
               la piangerà, se mai l’amore gli abbia

               toccato veramente il fegato, e vorrà
               non averla accusata − no, neppure
               se crede vere le sue accuse. Fate
               dunque come vi dico e non temete niente

               ché questa cosa avrà capo, e impronterà
               gli eventi meglio ch’io non possa ora
               mostrarvelo probabile. E quand’anche
               tutto ciò non avesse altro successo

               che questo, questa voce della morte
               di vostra figlia servirà a smorzare
               la vampata di scandalo. Che se dopo la cosa
               non va pel verso giusto, vossignoria potrà

               tenere lei nascosta come meglio s’addice
               a una reputazione zoppa: chiusa
               alla badìa, lontana
               da occhi e lingue, da giudizi e insulti.



              BENEDETTO
               Signor Leonato, accetti

               il consiglio del frate. Per me, sapete bene
               che mi lega un affetto profondissimo
               al Principe e a Claudio. Tuttavia v’assicuro

               sul mio onore, terrò la bocca chiusa
               e sarò giusto, come la vostra anima
               sarebbe col suo corpo.
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