Page 1290 - Shakespeare - Vol. 2
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BEATRICE

          Fare la pace con me è più facile che affrontare il mio nemico.



              BENEDETTO
          Ma Claudio è il tuo nemico?



              BEATRICE
          Perché,  non  è  forse  un  farabutto  di  prim’ordine  l’uomo  che  ha  calunniato,
          umiliato e disonorato mia cugina? Oh se fossi un uomo! Ma come, portarla in

          palmo di mano fino al momento di darle la mano, e poi svergognarla così in
          pubblico, con calunnia spudorata, con un odio smisurato − Oh Dio se fossi un
          uomo! Mi mangerei il suo cuore in piazza...



              BENEDETTO
          Ascolta, Beatrice...



              BEATRICE
          Parlare con un uomo al balcone! Che trovata!



              BENEDETTO
          Beatrice, senti...



              BEATRICE
          Povera Ero! Offesa, calunniata, rovinata.



              BENEDETTO

          Bea...


              BEATRICE

          Principi  e  conti!  Bei  principi  questi  principi,  bel  conte  dei  conti,  il  Conte  di
          Marzapane, bel cavaliere davvero! Ah se fossi un uomo per lui, oppure avessi
          un  amico  che  fosse  un  uomo  per  me!  Ma  oggi  gli  uomini  sanno  solo  fare

          riverenze, il coraggio si squaglia in complimenti, e di un uomo resta solo la
          lingua, e che lingua puntuta! Bastano solo una menzogna e uno spergiuro e
          un uomo diventa un Ercole. Ma visto che non posso diventare maschio per
          desiderio, dovrò morire femmina per disperazione.
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