Page 301 - Shakespeare - Vol. 1
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quelle avanzate in momenti precedenti della guerra. Malgrado l’offerta
francese di una «mezza pace» - una tregua per un periodo tra i quindici e i
trent’anni, in cambio di un impegno inglese a non fare uso del titolo
francese durante questo periodo - fosse stata inizialmente presa
seriamente in considerazione, essa fu scartata quando gli inglesi risposero
chiedendo una pace definitiva unitamente alla cessione della piena
sovranità sulla Normandia e sull’Aquitania ampliata.
Molto significativa fu l’influenza esercitata dagli insediamenti inglesi in
Normandia sull’andamento delle trattative. Gli inviati inglesi, quando venne
loro richiesto di reintegrare nei loro diritti i francesi che avevano perso le
loro terre a causa del rifiuto a riconoscere la legittimità del dominio inglese
sulla corona di Francia, rifiutarono fermamente. Essi non potevano dare
l’impressione di mettere in dubbio la legittimità delle pretese del loro
sovrano sulla corona di Francia; agendo così, essi avrebbero offuscato il
significato simbolico e giuridico dell’incoronazione francese di Enrico VI,
rendendo illegittima la sovranità sulla quale si fondavano le concessioni
fatte agli inglesi, e ad altri, in Normandia. Inoltre, fare concessioni riguardo
alla restituzione delle terre avrebbe compromesso gli interessi del popolo
inglese negli affari di Francia; cosa che, sia per ragioni morali che
finanziarie, gli inglesi non potevano assolutamente permettersi.
Se la diplomazia non riusciva a trovare una via d’uscita, le vicende belliche
evolvevano lentamente. È vero però che, verso la fine degli anni ’30, gli
inglesi subirono qualche sconfitta e perdita territoriale. Nel 1435, sia
Dieppe che Harfleur vennero riconquistate dai francesi, e l’anno dopo lo
stesso destino toccò a Parigi. La perdita dei due porti costituiva un serio
problema, perché ora gli inglesi avevano difficoltà di accesso alla
Normandia e alla capitale, Rouen, che aveva dovuto sostituire Parigi. Essi
comunque continuarono a combattere, cercando di difendere la lunga linea
di confine dei loro possessi nella Francia settentrionale, così come i loro
predecessori avevano fatto in Aquitania verso il 1370. L’iniziativa era nelle
mani dei francesi. Senza dubbio gli inglesi condivisero la gioia degli abitanti
di Rouen quando venne annunciato, nella primavera del 1444, che era
stata raggiunta una tregua tra Inghilterra e Francia, e che Enrico VI stava
per sposare Margherita d’Angiò, una nipote acquisita di Carlo VII. Ancora
una volta si cercò di aggirare il problema della sistemazione definitiva del
contenzioso e si riposero tutte le speranze in un’unione matrimoniale tra le
famiglie reali dei due paesi.
La tregua di Tours segnò l’inizio di un’altra breve fase di trattative. Durante
questi negoziati gli inglesi fecero una concessione importante, asserendo
che avrebbero potuto rinunciare alle pretese sulla corona in cambio di una
Normandia sotto la loro piena sovranità. Nel frattempo, nel dicembre del