Page 300 - Shakespeare - Vol. 1
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Era una vittoria che poteva avere, ed ebbe, enormi conseguenze. In circa
un mese i francesi, dopo aver vinto importanti scontri a Jargeau e Patay,
potevano trarre le logiche conseguenze del loro successo: l’incoronazione
del Delfino come re di Francia. Il 17 luglio 1429, meno di dieci settimane
dopo aver spezzato l’assedio di Orléans, e dopo aver riconquistato varie
città tra cui Troyes - dove era stato siglato il trattato del 1420 - Giovanna
poté presenziare al rito di incoronazione del Delfino nella cattedrale di
Reims, rito grazie al quale i suoi predecessori erano diventati sovrani a
pieno titolo. L’accordo di Troyes aveva ricevuto un colpo decisivo nel suo
tentativo di modificare la linea di successione alla corona di Francia. Una
sfida che non poteva rimanere senza risposta.
Gli inglesi infatti considerarono l’incoronazione di Carlo a Reims come una
grave minaccia alla loro autorità. Nel dicembre 1431 l’allora decenne Enrico
VI fu portato a Parigi e incoronato a Notre Dame da un vescovo inglese, ma
il fatto che la cerimonia non avesse avuto luogo a Reims non sfuggì ai
contemporanei. Tuttavia, malgrado la necessità di esercitare una forte e
continua pressione sugli inglesi, i francesi non furono in grado di dare un
seguito immediato ai loro successi del 1429. L’anno seguente infatti,
Giovanna d’Arco venne catturata a Compiègne e, nel maggio del 1431,
dopo un processo politico condotto con le procedure ecclesiastiche, fu
condannata e arsa a Rouen. Le difese inglesi ressero e la guerra giunse
nuovamente a un punto morto.
Si tornò quindi ancora una volta al tavolo dei negoziati; nell’estate del
1435 si svolsero ad Arras, sotto forma di un grande incontro cui presero
parte rappresentanze di molti stati europei e della Chiesa. Dopo settimane
di discussione, si constatò però l’impossibilità di un accordo, sia per quanto
riguardava la corona di Francia che per le questioni territoriali e
giurisdizionali. L’incontro fu tuttavia occasione di un avvenimento
importante. Ottenuta una dispensa papale, Filippo, duca di Borgogna,
abbandonò gli inglesi e ritirò loro anche il suo riconoscimento come
legittimi governanti della Francia. Da questo momento avrebbe combattuto
a fianco dei francesi o, tutt’al più, sarebbe rimasto neutrale. Sebbene, negli
anni che seguirono, il suo appoggio allo sforzo bellico dei Valois sia stato in
definitiva modesto, la sua defezione irritò profondamente gli inglesi, che
reagirono con asprezza a quello che considerarono un atto di tradimento
nei confronti della corona inglese.
Nel 1439 venne compiuto un ulteriore tentativo di composizione
diplomatica del conflitto quando francesi, inglesi e borgognoni - ma non i
rappresentanti della Chiesa, esclusi dagli inglesi per la parzialità da loro
dimostrata ad Arras - si incontrarono vicino a Calais nell’estate di
quell’anno. Le proposte territoriali non differirono sostanzialmente da